Un Fil de Liberté è un progetto realizzato, dal 2017 al 2021, nel centro d’accoglienza a Sobanet in Repubblica di Guinea, fondato dalla ONLUS Maison des Enfants.

La struttura era in grado di accogliere le donne provenienti dai villaggi limitrofi per attuare percorsi di alfabetizzazione e corsi di formazione professionalizzanti.

 

ll progetto Un Fil de Liberté ha avviatto una scuola di formazione nel settore tessile che mirava al rafforzamento delle competenze professionali, organizzative e gestionali di giovani donne non scolarizzate di Sobanet di 12 villaggi limitrofi nella prefettura di Boffa - Repubblica di Guinea e il successivo avvio di attività generatrici di reddito. 

Il progetto prevedeva un percorso di alfabetizzazione per fornire alle partecipanti le conoscenze base di lettura, scrittura e calcolo, facilitandole nell’apprendimento verso una maggiore autonomia.

 

Il progetto si inseriva in un contesto caratterizzato da una povertà sempre più diffusa, soprattutto nelle zone rurali, con forti ripercussioni sulle fasce più vulnerabili della popolazione, tra cui le donne.

 

La maggior parte delle giovani donne che abitano a Sobanet e nei villaggi limitrofi sono a rischio di povertà ed esclusione sociale e professionale, l’alto tasso di gravidanze precoci presente all’interno della comunità influisce sui percorsi di scolarizzazione delle ragazze che nella maggior parte dei casi non riescono a completare l’iter di istruzione primaria.

 

L’idea del progetto Un Fil de Liberté è stata quella di mettere in moto un processo di sviluppo umano inteso come crescita e arricchimento della persona che punta alla promozione del benessere sociale ed economico individuale e della comunità di appartenenza.

L’obiettivo è stato quello di offrire strumenti e conoscenze per contrastare la povertà e quindi la lotta alla fame, la lotta contro le malattie, la lotta all’emarginazione sociale offrendo la possibilità di apprendere un mestiere.

 

Apprendere un mestiere offre la possibilità di inserirsi nel tessuto sociale di riferimento acquisendo esperienze e producendo ricchezza al fine di raggiungere una propria autonomia e una realizzazione personale. Il progetto puntava infatti sulla “formazione professionalizzante” come chiave per la crescita di una comunità in un paese in via di sviluppo tenendo conto della necessità di un’educazione di base per tutti senza discriminazione alcuna.

La scelta di formare le “donne” parte dall’esigenza di offrire un nuovo modello femminile per la comunità di appartenenza.

 

Il progetto aveva come obiettivo di continuare l’iniziativa per gli anni successivi ma la pandemia ha modificato gli equilibri interni nel centro di Sobanet

e da giugno 2021 il progetto è sospeso.